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   Le GEV, ovvero le Guardie Ecologiche Volontarie, hanno lo scopo di prevenire e segnalare eventuali illeciti ambientali, nonchè promuovere e diffondere la conoscenza in fatto di materia ambientale.
   Le GEV, presenti solo a livello regionale e conseguentemente a livello provinciale (ma non in tutta Italia), furono istituite nella nostra Regione in base all'art. 14 della L.R. 2/77 che reca la normativa per la tutela della flora spontanea e dei prodotti del sottobosco. Più precisamente tale normativa faceva riferimento ad "Agenti Giurati Volontari" nominati ad esempio dalle Comunità Montane in base alla disciplina del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, R.D. 773/31.
   Un passo avanti in materia legislativa viene fatto con la L.R. 23/89 dove, per la prima volta, viene coniato il nome di "Guardia Ecologica Volontaria"; con la nuova legge le GEV vengono riconosciute a pieno titolo ed assumono un peso determinante quali operatori ambientali a tutto campo, e si possono considerare come un vero e proprio alleato dei cittadini.
   Ma quali sono i compiti, le mansioni e le responsabilità che una GEV deve avere?
   E' opportuno precisare che le GEV della nostra Provincia dipendono dalla Provincia stessa, con la quale sono convenzionate, e sono coordinate da un Presidente e da un Consiglio Direttivo. Compito e prerogativa principale è, come già accennato, la tutela ambientale intesa come prevenzione, educazione e segnalazione di eventuali illeciti.
   Determinante è la collaborazione con i vari Comuni mediante apposite convenzioni che autorizzano il corpo delle GEV a controllare il territorio e le azioni che non rispettano le ordinanze sindacali in materia ambientale, e determinante è la collaborazione con gli altri Enti e Organismi pubblici competenti alla vigilanza, sempre in materia ambientale.
   Per fare fronte alle varie necessità le GEV della Provincia di Rimini sono organizzate in gruppi di lavoro ognuno con delle responsabilità e obiettivi ben precisi; si va dal Gruppo Vigilanza Ambientale al Gruppo Censimento Arboreo, dal Gruppo Vigilanza Venatoria, che richiede una ulteriore specifica abilitazione, al Gruppo Scuola (educazione ambientale nelle scuole) con percorsi didattici e la proiezione di diapositive all'interno delle classi stesse. Inoltre grande importanza riveste il Gruppo di Protezione Civile che collabora con gli organi competenti in caso di particolari situazioni di gravità o calamità. I gruppi di lavoro normalmente aumentano di numero negli anni per far fronte alle modifiche ai poteri di accertamento che via via diventano sempre più ampi.
   Si evidenzia che i Corpi provinciali della Regione Emilia Romagna sono associati alla FEDERGEV (Federazione Regionale Raggruppamenti GEV Emilia Romagna) e tutti riuniti a livello nazionale nella FEDERGEV ITALIA.
   Riassumendo i concetti sopra esposti si ricorda che il C.G.E.V. è una Associazione apolitica di volontari che persegue , senza scopo di lucro, finalità di salvaguardia e cultura ambientale; le cariche sono completamente gratuite, come gratuite sono tutte le prestazioni dei soci volontari.
   La GEV non è un organo di Polizia Giudiziaria.
   Non può porre in essere atti di P.G.: arresto in flagranza, fermo di identificazione, perquisizione, sequestro penale, accesso a luoghi di privata dimora o comunque chiusi e recintati.
   Alla GEV non è consentito ricevere “brevi manu”, a titolo d’oblazione, qualsiasi pagamento, come da art. 6/5° comma L.R. 23/89.
   Per diventare Guardia Ecologica Volontaria, oltre che ad avere particolare sensibilità verso le tematiche ambientali, bisogna soddisfare i requisiti contenuti nell’art. 138 del TULPS, con particolare riferimento alla “Buona Condotta”.