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E tutto può finire anche nel... mare


Soggetto e testo di R.Ugolini con la collaborazione di S.Morri-P.Pasquali-V.Pignataro;
Disegni di Fabrizio Marconi






Ciao, questa è la storia del mio popolo, siamo orate, pesci che vivono nel mare Adriatico e che puoi incontrare anche alle foce del fiume Marecchia: Questa volta ci presentiamo attraverso una breve storia e non magari come ci hai assaporate su di un… piatto, visto che la nostra carne è molto apprezzata dal genere umano!



Molto tempo fa, vivevamo in limpide acque marine ed avevamo fatto amicizia con alcune anguille che dal fiume erano arrivate al mare.



Anguilla LILLA che era la più anziana del gruppo, ci raccontò: "Abbiamo vissuto fino ad oggi nel fiume tra una ricchissima vegetazione dove stavamo nascoste durante il giorno. Abbiamo avuto molto cibo a disposizione, crostacei, insetti, uova di pesci, rane e persino topi. Abbiamo trascorso i nostri inverni precedenti, quando l'acqua diveniva più fredda, sprofondate nella melma, come addormentate.


In primavera, invece, uscivamo dal fiume e facevamo un giro nella campagna, fra l'erba fresca ed umida. Abbiamo visto come vivono gli uomini: abitano in capanne in mezzo alle piante e a tantissimi fiori ed hanno molti animali grandi e piccoli con loro".



Certamente anche tu saprai come viveva felicemente l'uomo tanti anni fa: allevava animali e con i loro escrementi concimava i campi da cui traeva ortaggi per nutrirsi, ricavava dalla natura tutto ciò che gli serviva, senza nulla sprecare!
Si faceva abiti con fibre naturali e con la lana delle pecore, costruiva case e mobili con il legname dei boschi, ma soprattutto non produceva tanti rifiuti e, questa cosa, vedremo più avanti nella storia, quanta importanza avrà, perciò ricordatene!





Così il dialogo con Lilla proseguiva ed alla domanda: "E adesso dove siete dirette?", LILLA rispose: "Andremo al largo, molto al largo, per depositare le nostre uova in profondità, ma torneremo a trovarvi".

Intanto il tempo scorreva ed un brutto giorno alcune di noi si trovarono tra le reti di un pescatore e così la nostra vita tranquilla venne messa in pericolo.

Pensavamo spesso alle Anguille: chissà se nel fiume loro erano più al sicuro?

Passarono gli anni… ed era sempre più difficile evitare di essere pescate, ma il peggio ora, era che alcune di noi che abitavano lungo la costa in prossimità della foce di un fiume, videro arrivare insieme all'acqua, molta schiuma ed altri oggetti che non avevano mai visto: una lattina di birra, delle bottiglie di plastica ed altre cose ancora… L'acqua stava diventando torbida e puzzolente e perciò si diressero verso il mare aperto.



Ma arrivate lì, si accorsero di una grande nave che lasciava sulla superficie una macchia nera ed untuosa.



Una nostra amica più curiosa ed intraprendente, si avvicinò tanto che fu lambita dall'acqua scura e divenne subito tutta nera. Le sue sorelle accorsero subito in suo aiuto ma non riuscivano a ripulirla perché dalle sue squame lucenti il "petrolio" (perché proprio di questo si trattava) non si staccava.



Cominciarono così a morire molti pesci piccoli che erano il nostro cibo preferito ed anche i crostacei ed i molluschi delle conchiglie, una ghiottoneria per noi!



Che cosa stava succedendo?





Riunii allora i consiglieri, gli anziani del nostro gruppo, per decidere i provvedimenti da adottare, perché, se le cose fossero continuate così, nel giro di pochi anni saremmo morte tutte.



Decidemmo alla fine di scoprire il perché di queste stranezze e perciò ci appostammo alla foce di un fiume, aspettando le anguille che sarebbero arrivate per l'autunno, per chiedere loro le novità del mondo.



Qui incontrammo alcuni giovani cavallucci marini, anche loro tristi perché non trovavano più cibo per nutrirsi e tra le alghe ramose dove vivevano, si trovavano invece tanti rifiuti portati dalle acque del fiume.



Poche le prime anguille che apparvero, ma ci avvicinammo subito. "Cosa sta succedendo -chiesi- nel fiume da dove venite?"

Rispose una giovane anguilla: "Il mondo è cambiato, anche noi abbiamo difficoltà a trovare cibo, in alcuni punti del fiume molte nostre sorelle ed alcuni nostri amici sono morti, le acque sono povere di ossigeno, nelle campagne non ci sono più alberi, ma grani macchine che lavorano la terra; anche la vita dell'uomo è diversa adesso; ci sono molte case anche lungo le rive dei fiumi, corrono automobili veloci nelle strade e ci sono tante, tante persone…"



Già, perché dal giorno in cui ho iniziato a raccontarti questa storia, sono passati tantissimi anni e sul nostro pianeta sono avvenuti grandi cambiamenti. Lo sai che al tempo in cui vivevano i tuoi nonni, la vita era molto diversa da quella attuale? Prova a chiedere se andavano a fare la spesa al supermercato o se tornavano a casa con tante borsine di plastica.





Non bevevano il latte nei contenitori di tetrapak, ma in bottiglie di vetro che poi venivano riutilizzate; anche le bibite che ti piacciono tanto, stavano racchiuse in bottiglie di vetro e non in lattine di alluminio o bottiglie di plastica!



Forse i tuoi nonni facevano pochi pic-nic, ma certamente non mangiavano in piatti di plastica come fai tu oggi.



Ed al tuo gatto, non dai forse da mangiare la carne contenuta in scatolette di materiale ferroso? Scommetto che i tuoi nonni davano ai loro animali solo avanzi del loro cibo, oppure qualche nostro simile (parlo di pesci piccoli, naturalmente) e se non erano sufficientemente sazi, bè, si arrangiavano cacciando piccoli animali.



E dimmi, quando fai merenda a scuola, mangi le "merendine" racchiuse in confezioni di plastica? Molto spesso sì, ébbene, ti sei mai chiesto dove vanno a finire i contenitori di tutto ciò che consumi e cioè plastica, lattine, tetrapak, vetro, ecc.? Ah, dimenticavo i fazzoletti di carta, ne fai uso? Anche questi finiscono poi per diventare rifiuti.

Prova a riflettere, quanti rifiuti produci ogni giorno nella tua famiglia?

Le anguille ci hanno informate: si producono nel tuo paese, in Italia 25 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani ogni anno, e per questo motivo diventa difficile il loro smaltimento. Conosci questa parola?

Smaltimento significa eliminazione.

Infatti i rifiuti vanno eliminati, e lo sai dove?

Nelle discariche e negli inceneritori.





Sono state proprio le nostre amiche anguille che ci hanno riferito queste due possibilità. Ma ci hanno anche detto che le discariche devono essere costruite molto bene, avere sul fondo un telo di protezione impermeabile perché altrimenti le sostanze nocive che si trovano tra i rifiuti, si trasferiscano, quando piove, nel terreno sottostante e scendono fino alle falde acquifere, da dove proviene l'acqua che tu bevi.

Gli inceneritori invece, devono avere buoni filtri per depurare il fumo che fuoriesce dopo la combustione, altrimenti avremo un grande inquinamento dell'aria.

Sai, le anguille hanno sentito molte discussioni tra coloro che abitano vicino alle discariche, perché nessuno vuole viverci vicino.



E allora cosa si può fare?



L'anguilla più anziana ha aggiunto che in alcune città si vedono dei contenitori dove gli uomini buttano la carta, il vetro, le lattine, le pile usate, e ci ha spiegato che questo serve per riciclare la materia prima e riutilizzarla. Ci ha detto che è una cosa molto utile perché fa diminuire la quantità di rifiuti nelle discariche e negli inceneritori, fa diminuire il consumo di materie prime non più rinnovabili (un giorno il carbone finirà, come si esauriranno tra 50 o 100 anni lo zinco, il petrolio, il mercurio, il rame, il ferro l'alluminio ecc. se si continuerà ad usarne una quantità sempre maggiore per soddisfare i bisogni dell'uomo) e, per ultimo, fa risparmiare energia: infatti per produrre l'alluminio dai rottami (lattina), occorre solo 1/20 (5%) dell'energia usata per ricavarlo dalla bauxite che è la materia prima;





Con il riciclaggio di 1 tonnellata di carta usata, si riescono a salvare 15 alberi di alto fusto (1 albero ogni 70 Kg. di carta, pensa !) riducendo l'inquinamento non solo da rifiuto, ma anche quello dell'industria cartaria.



Allora vuoi darci una mano?



Il futuro della nostra vita e della tua, dipende anche da te ! Perché non provi a fare la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti dalla tua famiglia? Sono sicura che nella città dove abiti hai la possibilità di farlo. Anzi, per rendere più divertente il tuo impegno, ti suggerisco di compilare, ogni volta che vai a consegnare la carta o il vetro, o altro, nel centro di raccolta della tua città, le schede che trovi alla fine di questo libretto e poi, perché non fate una gara fra compagni di classe? Magari con un premio finale per chi si classificherà primo. Noi ti saremmo grate per sempre.



Ah dimenticavo! tutte noi vorremmo darti un consiglio: prima di produrre nuovi rifiuti, pensaci, puoi contribuire a diminuire la loro quantità ogni volta che:

1) vai a fare la spesa con la borsa di tela;

2) non usi piatti e bicchieri di plastica;

3) non acquisti prodotti alimentari superconfezionati in imballaggi di plastica (questo vuol dire anche acquistare prodotti solo italiani e di stagione);

4) provi a fare merenda a scuola, con la frutta o con un dolce fatto dalla mamma, o un panino, avvolti in carta (è riciclabile);

5) acquisti le bevande in bottiglie di vetro (anche questo è riciclabile);

6) resisti alla tentazione di avere molti giochi che funzionano a pile (contengono mercurio, altamente inquinante e nocivo per la tua e la nostra salute, se disperso nell'ambiente);

7) non usi fazzoletti di carta e… aggiungi tu cosa ti viene in mente, magari aiutato dai tuoi genitori, per contribuire, con il tuo comportamento, alla salvaguardia dell'ambiente, al risparmio di energia ed alla lotta contro gli sprechi.

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TABELLA



Tipo di materiale
sett.
ott.
nov.
dic.
gen.
feb.
mar.
apr.
mag.
giu.
lug.
ago.
CARTA
Kg.
Kg.
Kg.
Kg.
Kg.
Kg.
Kg.
Kg.
Kg.
Kg.
Kg.
Kg.
VETRO                        
ALLUMINIO                        
PLASTICA                        
Fai un asterisco
se hai consegnato
anche questi rifiuti:

FARMACI
                       
PILE                        



LA DISCARICA




Appunti da ricordare:



Ogni giorno produciamo circa 1 Kg. di rifiuti solidi per persona; quindi una famiglia composta da 4 persone, produce in un anno una tonnellata e mezzo di rifiuti solidi.



Se i rifiuti vengono abbandonati in un luogo qualunque e anche bruciati, si avrà:

1) fumo inquinante

2) incendio

3) cattivi odori

4) inquinamento delle falde acquifere che alimentano i corsi d'acqua e le sorgenti

5) aumento della popolazione dei topi.





RICERCA



Come avviene lo smaltimento dei rifiuti nel tuo territorio.

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Chi provvede alla raccolta.

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Dove vengono deposti.

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OSSERVIAMO



Esistono anche discariche abusive, ne hai mai vista una?

Fai una ricerca sul territorio dove vivi e se la trovi fotografala o disegnala.

Registra i seguenti particolari:



Estensione:

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Aspetto:

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Emanazione:

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Altro:

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Racconta ciò che hai visto.



L'INCENERITORE




È l'impianto dove vengono bruciati i rifiuti. Non tutti i rifiuti possono essere bruciati e anche in questo modo, non vengono eliminati completamente perché, dopo la combustione, restano ceneri e polveri. Inoltre vengono immessi in atmosfera i fumi della combustione che possono inquinare l'aria, se prima non sono passati attraverso speciali filtri e depuratori.



Organizza con la tua classe una visita all'inceneritore di Coriano.



Osserva e racconta ciò che hai visto.





PROPOSTA DI PERCORSO



Perché sui sacchetti di plastica c'è scritto "rispetta l'ambiente"?



La natura produce rifiuti?



Cos'è la catena alimentare?



Cos'è un ecosistema?



Raccogli informazioni dai giornali, dalla televisione ed individua chi è responsabile della produzione di rifiuti.



A questo punto verifica perché il sacchetto di plastica ed i rifiuti quotidiani intervengono nel danneggiamento della natura.



In classe osserva cosa c'è nel cestino dell'immondizia alla fine di una giornata scolastica ed annota i vari tipi di rifiuto.



Lo stesso fai nella tua casa, ma prima di buttare nel cassonetto il sacco dei rifiuti, pesalo: avrai così la possibilità di calcolare la quantità settimanale o mensile riferita al consumo della tua famiglia.

Confronta i tuoi dati con quelli delle famiglie dei tuoi compagni di classe.

Classifica, a seconda della tipologia, quali sono:

- i rifiuti più frequenti

- i materiali organici

- i materiali non organici

- i materiali inquinanti



La seguente tabella può aiutarti:


rifiuto
materiale
compito
fine
utilità
provenienza
origine
scatoletta latta contiene tonno igiene alimento mercato industria
contenitore di cartone carta contiene uova protezione alimento mercato industria
buccia organico rivestimento protezione alimento mercato agricoltura



Fa un'indagine tra i tuoi nonni e confronta le differenze che emergeranno riguardo alla vendita dei prodotti, al rapporto consumatore-produttore, alla disponibilità di tempo, alla produzione diversa di rifiuti solidi urbani.



Cosa significa progresso economico?

Cosa significa industrializzazione?

Cosa significa consumismo?



Conclusioni:

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LA RACCOLTA DIFFERENZIATA




Ricorda che per avere una ulteriore riduzione di rifiuti, che finirebbero in discarica, devi fare la raccolta differenziata.

Questo tuo comportamento andrà a vantaggio di un minore inquinamento dell'ambiente, dell'aria e dell'acqua.

Come puoi dividere i rifiuti?



*il vetro
nella campagna
nelle isole ecologiche
*la carta
"
"
*l'alluminio
"
"
*barattoli di latta
"
"
*plastica
"
"

*sono recuperabili e riciclabili



Indumenti e stracci: è bene introdurli negli appositi contenitori gialli della Caritas (Associazione di volontariato), o consegnarli direttamente alla stessa associazione affinché possano essere riusati.



Sono considerati rifiuti pericolosi i farmaci scaduti, le pile, le batterie e vanno quindi raccolti separatamente perché il loro smaltimento avviene con procedure speciali.



Sono recuperabili anche i rifiuti organici domestici cioè tutti i resti alimentari della tua cucina sia di origine animale che vegetale. Questi possono essere mescolati ai residui di erba tagliata, alle foglie secche e ai rami potati, per produrre il compost ossia concime che nutre le piante. Infatti i microrganismi decompositori, utilizzano la sostanza organica trasformandola in minerali. Per avviare questo semplice processo (che puoi realizzare nel tuo giardino o in quello della tua scuola), puoi rivolgerti alle G.E.V. che ti indicheranno come fare.